Disfonia dell’infanzia
Quasi sempre trascurata questa patologia, che si manifesta come “voce rauca” persistente nel tempo, colpisce dal 40 al 60 % dei bambini.
Provocata generalmente da imitazione di errati modelli e/o da inadeguate richieste di prestazioni vocali, la disfonia infantile spesso esita nella comparsa di noduli vocali e comunque costituisce il presupposto per i disturbi funzionali della voce nell’adulto.
Un precoce ed opportuno trattamento previene le suddette complicanze e fornisce la conoscenza delle tecniche per una corretta utilizzazione della voce parlata e cantata, prima che si strutturino abitudini vocali e respiratorie inadeguate.
Disordini della muta vocale
Uno degli aspetti più evidenti del passaggio dall’infanzia all’adolescenza è la modificazione della voce (muta vocale) dovuta all’accrescimento della laringe.
In alcuni adolescenti timidi ed introversi oppure precoci rispetto ai coetanei, tale fenomeno del tutto naturale, viene vissuto in maniera problematica. Ne deriva una voce troppo acuta o troppo grave, che non corrisponde alle caratteristiche del soggetto e nel tempo può dare origine ad una vera patologia (ad esempio, noduli).
La rieducazione logopedica consente il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- consapevolezza dell’inadeguatezza della voce usata;
- emissione della voce naturale;
- rafforzamento dell’uso della nuova emissione vocale in tutte le situazioni
Disfonie funzionali
Se in presenza di voce rauca persistente e talvolta debole – occasionalmente accompagnata da tosse, bruciori, dolori al collo – non viene osservata alcuna patologia organica delle corde vocali, è comunque consigliabile valutare l’opportunità di un trattamento riabilitativo logopedico per evitare la formazione di noduli o polipi che richiederebbero il trattamento chirurgico.
Disfonie nei professionisti della voce parlata e cantata
Se per tutti una voce gradevole è preziosa quale componente fondamentale della persona, per alcune categorie professionali – ad esempio attori, cantanti, insegnanti, etc. – è addirittura indispensabile perché strumento di lavoro.
Tecniche specifiche dovrebbero essere apprese da ogni professionista della voce parlata e/o cantata in modo da consentire l’utilizzo dello “strumento vocale” anche per prestazioni superiori per intensità, durata, ecc. senza riportare fastidi quotidiani (perdita della voce, bruciori, dolori al collo, difficoltà nella deglutizione) o addirittura danni organici (infiammazioni croniche, noduli, polipi).
Noduli e polipi vocali
Il cattivo protratto utilizzo dello strumento vocale può comportare la comparsa di formazioni patologiche organiche delle corde vocali rappresentate da noduli e polipi.
Se questo aspetto viene trascurato nel tempo e ci si limita al trattamento chirurgico lasciando invariate le abitudini vocali viziate, le stesse lesioni potranno ripresentarsi, è pertanto indispensabile il trattamento riabilitativo logopedico nel pre e/o post intervento.
Paralisi Laringee
Danni neurologici, interventi chirurgici che interessano la regione del collo, infezioni virali e processi infiammatori sono alcune delle condizioni patologiche che possono provocare la paralisi di una corda vocale e la conseguente incapacità ad emettere la voce. Per riacquistare questa importante funzione è necessario educare la corda vocale sana a compensare la situazione sfavorevole con un “iperlavoro”.
Con una “ginnastica attiva e passiva” della corda sana è possibile raggiungere un buon recupero della voce.